Il dolore pelvico, che è più frequente nella donna e si localizza soprattutto in regione sovra-pubica, presenta un’elevata risonanza psicologica ed emotiva proprio per l’importanza dell’area anatomica suddetta ai fini della riproduzione e della sessualità, ed a sua volta può condizionare lo stato mentale, oltre al contesto familiare e lavorativo.
Quali sono le cause del dolore pelvico nella donna
Le cause possono essere biologiche o psicogene ma attualmente (dal 2000) prevale un modello eziopatogenetico multifattoriale psico-neuro-biologico. L’azione positiva sul dolore dei farmaci antidepressivi ne è la prova certa.
La vulvodinia è un dolore cronico nella zona che circonda la vulva senza nessuna causa apparente. Il dolore, il bruciore o l’irritazione connessi alla malattia possono essere talmente fastidiosi da non permettere di rimanere sedute o di avere rapporti sessuali; i sintomi possono persistere per mesi o addirittura per anni.
Come si cura il dolore pelvico nella donna?
Tra le possibili terapie ricordiamo:
- Gli antidepressivi triciclici o gli anticonvulsivanti possono essere utili per alleviare il dolore cronico.
- Gli antistaminici possono far diminuire il prurito.
- Il biofeedback che serve per rilassarsi e diminuire la percezione del dolore.
- Gli anestetici locali aiutano parimenti
- Le iniezioni locali di sostanze che bloccano i nervi
- La riabilitazione del pavimento pelvico
- Una terapia manuale per rilassare i muscoli e intervenire sulla contrattura e l’ipertono dei muscoli del pavimento pelvico, e farmacologica, attraverso farmaci miorilassanti che agiscono sia sulla muscolatura che sulla neuropatia.
- La rimozione chirurgica della pelle e dei tessuti colpiti può essere utile per alleviare il dolore in alcune donne ma va riservata solo quando tutte le altre terapie falliscono.